Mostra individuale di Filippo Carcano   (Pagine 16 )      Fonte : IX Esposizione Internazionale d'Arte di Venezia - 1910

{\rtf1\ansi\ansicpg1252\deff0\deflang1040{\fonttbl{\f0\fnil\fcharset0 Arial;}} \viewkind4\uc1\pard\fs24 MOSTRA INDIVIDUALE DI FILIPPO CARCANO \par \par Ne ha settanta e vive, pensa, dipinge con la lucida e sana fermezza dei primi anni di tumulto, di battaglia e di rivolta. Ora \'e8 giunto; da un pezzo \'e8 giunto, ma non si \'e8 seduto. Poteva \par accomodarsi al desco della gloria cui non manca la credenza della fortuna, lasciatasi questa attendere a lungo, poi arrivata se non a some colme, onestamente guarnita: non lo \par ha fatto e non se n'\'e8 ingrassato fino a mettere epa e intorpidire. Passa svelto e vegeto d'accosto alla mensa fiorita; sosta un momento, allunga la mano con discrezione, sceglie e \par assaggia il buon meritato nutrimento a palato ancora fresco, a stomaco eccellente: ne fa pro', se ne allieta, sorride argutamente volgendosi talvolta addietro a sogguardare lontano la \par nebbia oscura della perfida stagione attraversata; in una parola dimostra di essere e sentirsi soddisfatto, ma non indugia o indulge troppo nemmeno alle tentazioni dei legittimi riposi: \par una forza d'alacrit\'e0, mio stimolo di non compiuta promessa, un piacer pi\'f9 forte di lavoro e di veglia, lo accende e lo tiene al cavalletto, maestro che insegna avanti della perizia, \par l'esempio della volont\'e0 e la gioia della fede a quanti gli sono discepoli (pochi) e ai troppi i quali saltabeccano nel solco aperto dal suo aratro lucente. \par Da quarant'anni, appena tornato di fuori, ove Parigi e Londra gli avevano allargato lo spirito, confermato e rassodato la solida limpidezza dell'intuito, non oscurato n\'e8 imbastardito il \par genio fatto di semplicit\'e0 e di rettitudine; \emdash da quarant'anni, lanciato al primo assalto alla baionetta, ha guadagnato la cima, il suo credo, la sua gloria, la sua logica resistente virt\'f9, \par la sua giovinezza proseguita sino a noi, sono pur sempre dichiarate nella parola intera e rivelatrice della Partita di bigliardo e della Scuola di ballo. Dopo, nessuna esitazione, nessuna \par diversione, nessun allettamento, anche di quelli che la fama e la fortuna insinuano : \emdash egli ha preferito limitare forse l'eco della sua fama e la pienezza volgare del trionfo, alla non \par ardua industria del seguire il muovere del vento e delle foglie. E ci\'f2 assevero nella certezza di cogliere il vero ciel carattere carcaniano nell'arte e nella vita; due aspetti di una \par probit\'e0 diamantina; ci\'f2 voglio premettere in quanto vi ha chi, alle apparenze, s'\'e8 lasciato prendere a certe meramente estrinseche parentesi di tecnica, di stile, o meglio di materia \par concettuale e dietro di esse \'e8 corso a concludere non so quali disconoscimenti in proprio, se non abiure o peggio, che nel lardo meriggio avrebbero ombrato il bel lago sereno dell'anima \par dell'illustre antesignano. Vedremo pi\'f9 innanzi la esatta spiegazione tecnica del fenomeno: \emdash ma subito sia data per assioma la coerenza immutabile granitica dell'opera vasta del Carcano, sparsa ormai nei due \par emisferi ed entrata nella storia dell'arte italiana. \par La partita a bigliardo segna un rivolgimento: nell'orbita nazionale (e sarebbe necessario indagare, per confronti, la misura e il significato specifico di essa nel quadro mondiale, con la \par certezza di riuscire a risultanze assai diverse da quelle che molti forse temono) \emdash nell'orbita nazionale, dico l'acquisto rappresentato dalla Partita a bigliardo, oltre che decisivo \par per la divulgazione tecnica del principio, contenne una virtualit\'e0 incalcolabile. Filippo Carcano, condiscepolo di Mos\'e8 Bianchi, di Daniele Ranzoni, di Tranquillo Cremona, non solamente \par scavalcava, insieme con quella eroica triade instauratrice, le sbarre precettistiche ed esemplificative de' suoi maestri Hayez e Bertini (assai maggiori, amici cari e colendissimi colleghi \par miei, di quanto loro, bont\'e0 vostra, concediate) ma, da un certo punto di vista, egli in virt\'f9 della sua indole pi\'f9 composta, direi pi\'f9 aritmetica, dalla quale la fantasia e l'ideazione non \par isterilirono, ma ebbero un ritmo calmo e una disciplina di riflessione ferrea, pos\'f2 le fondamenta di un edifizio, la cui guglia toccher\'e0 poi, per innesti e sviluppi successivi propri e \par d'altri di pi\'f9 profondo e diverso respiro poetico, altezze ignote di cieli e sorrisi di aurore immortali. Certo \'e8 che se una compagnia spirituale nell'ebbrezza divina del mistero e nella \par libert\'e0 interiore dell'esprimersi potete dare a Tranquillo Cremona in qualche altra provincia contemporanea dell'arte italiana, e corre intrattenibile alle labbra il nome di Antonio Fontanesi \par per una di quelle analogie indefinibili che si ritrovano collegate da remote radici anche sotto la diversit\'e0 o l'opposizione delle forme e della materia : \emdash nessuna compagnia, alla data della \par Scuola di ballo e della Partita a bigliardo, soccorre a spartire un titolo di primogenitura e di conquistasuperba, con Filippo Carcano. Il Bianchi \'e8 gi\'e0 pi\'f9 mobile, pi\'f9 impaziente, pi\'f9 \par \'abvitalista\'bb \emdash se mi si pu\'f2 consentire il barbaro accozzo analogico al gergo scientifico \emdash ma assai meno decisivo e meno organico: il Calderini del Parco Reale a Torino, tarder\'e0 parecchi \par anni ancora \emdash gli altri, anche i promettenti, indugieranno peritosi tra quella stupefazione inerte la quale segue sempre un lampo accecante accompagnato da una bestemmia e da una condanna. \par L'Accademia riceveva per Filippo Carcano ferita quale nessuno, dal Podesti e dal Bartolini in poi \emdash macchiaiuoli compresi \emdash in Italia, le aveva recato: e ferita ch'essa avvertiva in pieno \par cuore, assai pi\'f9 dolorando che non facesse per il Fontanesi o il Cremona, troppo questi al di l\'e0 di essa, o meglio dov'essa, smarrita, perdeva anche l'alfabeto comune a farsi capire; assai \par pi\'f9 ripiegando sotto il colpo, che non avesse fatto con gli stessi \'ab macchiaiuoli \'bb i quali l'avevano maledetta, sbeffeggiata con ogni smorfia disgustata e verso spregiativo, ma le sembravano i \par n fondo pi\'f9 tosto molesti che temibili si come una flottiglia di navicelli di corsa pu\'f2 esser molesta e non temuta da una flotta di battaglia. Quel Carcano, invece, il quale nell'apparenza \par quieta e nelle argute parole milanesi contate, le si avventava contro, quasi senza mostrarlo, a traverso una pittura che negava ed escludeva la precettistica meglio asseverata e capovolgeva \par i modi di espressione; quel Carcano che distruggeva l'orgoglio e il lusso prediletto della tecnica trionfante cio\'e8 la nozione del \'abtono\'bb per restituire, senza saperne l'esattezza sperimentale \par scientifica, al \'abtono\'bb gli elementi intrinseci della sua sostanza fisica, i quali sono l'intervallo e la vibrazione nella luce ed aria ambiente; \emdash quel Carcano, da vero, esplodeva nel \par centro del ridotto nemico e vi'apriva una breccia per la quale, tra poco sarebbe irrotto un esercito cui egli intanto regalava una bandiera imperitura. \par E a buon dritto egli creava, primo, il paesaggio \'abdal vero\'bb derivando questo con un rigore e un'integrit\'e0, con un volume, una realit\'e0 oggettiva quale anche nei \'abmacchiaiuoli\'bb e per la istessa \par loro formula, non erano apparsi mentre questa \'aboggettivit\'e0\'bb troppo grossolanamente intesa anche da molti scrittori d'arte, il pittore riviveva in una stupenda atmosfera soggettiva \par d'interpretazione estetica e di spirito rivelatore. Cos\'ec egli pot\'e8, ragionando sugli elementi, o com'oggi si vuol dire, sui \'abprocessi\'bb tecnici della propria pittura (e pochissimi artisti hanno \par tacito ragionato, analizzato, ponderato il loro linguaggio) giungere alla definizione ch'egli medesimo dava a Ugo Ojetti or ora: \'absaper vedere e saper ricordarsi\'bb. Vedere a fondo tutto \par il vero; vederlo a lungo, metterselo nel sangue, tentarlo d'ogni lato, svestirlo, scomporlo, ricomporlo: \emdash ma poi \'abricordarlo\'bb anzi \'absaperlo\'bb ricordare. Saper ricordare, significa spiritualmente \par ed esteticamente rivivere in una seconda vita interiore, assai discosta e distinta dalla vita oggettiva, la cosa assunta: significa, in una parola, creare: trasfondere nella forma comune \par ed estrinseca del vero, l'accento di una parola (pi\'f9 che la parola stessa) interpretativa inconfondibile. Onde la poesia, onde la grandezza, onde l'immortalit\'e0. \par Coloro i quali, differendo per indole o cultura o disciplina spirituale, hanno negato a Filippo Carcano il gran dono della, poesia, prima non conoscono l'opera carcaniana, secondo non \par hanno capito o voluto capire la possente forza organica da cui essa venne e si svolse. L'opera del Carcano \'e8 ben monumentale. Creatore del paesaggio nostro nei modi e nei procedimenti dei \par quali ho dovuto a pena segnar le linee, egli mosse dagli \'abinterni\'bb verso le vaste pianure, il Mare e le Alpi. Mosse dagli \'abinterni\'bb per una necessit\'e0, forse inavvertita, del problema stesso: \par raggiungere l'unit\'e0 della luce e l'intensit\'e0, il volume dell'aria nella tangibile fusione degli elementi circoscritti. Ma in quegli \'abinterni\'bb \'e8 quanto sulle praterie sconfinate di Lombardia \par e del Veneto, sul mar di Chioggia o sulla Riviera di Pompei, sulle prealpi di Bergamo o sui laghi, tutto il Carcano. Il primo suo vasto \'abInterno del Duomo di Milano\'bb, segna una data ed \'e8 un \par capolavoro d'una modernit\'e0 tecnica e d'una intensit\'e0 poetica cui i treat'anni sopraggiunti han fatto grandeggiare e per i confronti oggi facili e per la resistenza vittoriosa. \par Che se poi considerate e riaggruppate in una sintesi compiuta gli otto lustri di questa opera magnifica e prodiga, improvvisamente sar\'e0 come un rompere solare su una distesa italica prodigiosa. \par Si pu\'f2 prescindere dagli anni in cui il pittore, tra Parigi e Londra, nella pittura di genere and\'f2 maturando lo sbocciare virile della Partita a bigliardo, per quanto senza la nozione di \par quegli anni e di quella pittura dispersa quasi tutta in America, men facile riesca ora a ricomporsi la preparazione onde scatur\'ec possente il pittore -del Giuda, della Margherita Pusterla, \par della Mater Dolorosa, cio\'e8 fra il 75 e l'85, circa, anche un mirabile \'abfigurista\'bb la cui esistenza, a torto ombrata dal paesista, questo invece raddoppia e illustra; \emdash si pu\'f2 far le mostre di \par non sapere di quali ardue bellezze egli abbia, sin dagli inizi, arricchito il ritratto, meritandosi, anche agli anni nostri, molte discussioni, ma pi\'f9 rispetto per la gagliarda prestanza e \par l'originalit\'e0 de' suoi caratteri \'abritrattistici\'bb; ma pur tacendo questo ed altro, quale patrimonio, ha dato Filippo Carcano all'arte italiana. Dal \'abfilollerone\'bb alla \'abMarina di Chioggia\'bb \par (sfolgorante opera d'avanguardia anche oggi nella Galleria Nazionale d'Arte Moderna, s\'ec come avr\'e0 agio a vedere il visitatore della Mostra di Venezia); \emdash dalla Pianura lombarda ora al \par Luxembourg, a Parigi, al Lago di Iseo; dalle Prealpi d'ergtzHrasche alla Pianura d'Asiago: dalla Piazza di San Marco al Pescarenico (il quale divise nel 1881 con il Calderini, a Torino, il \par premio ed ora \'e8 di propriet\'e0 Santbuy) ; dall'Effetto di sole in via Vivaio (la vecchia via milanese) al Verziere esposto con la Piazza di S. Marco; dal Lago d'Alzano alla Sfoglia/uva del melgone \par (ora di propriet\'e0 Ottolenghi) un trionfo d'oro in una campagna chioggiotta indimenticabile; dal Ghiacciaio di Cambrenna alla Campagna d'Orsenigo, passano tele cui noi, serenamente posteri \par di noi stessi, possiamo arrogarci il dritto di consegnare al tempo quali capolavori fra i pi\'f9 rappresentativi dell'arte italiana a cavallo dei secoli XIX e XX. \par E chi ha mai dimenticato quel Vaso di garofani all'Isola Bella (disgraziatamente emigrato in America) e quella Cassetta di melarance, onde il Carcano tocc\'f2 fastigi di colore e di originalit\'e0 \par interpretativa anche cos\'ec umanamente e spiritualmente profonda nella natura morta e nei fiori ? \par La gloria di Filippo Carcano \'e8 dunque propria all'artista e lo scettro ch'egli da quarant'anni tiene nell'arte lombarda, oggi, dalla breve raccolta di taluna delle opere di lui a Venezia, avr\'e0 \par giustificazione plebiscitaria. Chi volesse poi avere dell'artista una nozione anche pi\'f9 intera, chiegga di visitare a Orsenigo alla villa Baragiola, la sala in cui sono adunate in copia tele \par carcaniane del pi\'f9 fiorente periodo e della avanzata sempreverde maturit\'e0. Allora, anche a un osservatore meno versato negli intrichi della tecnica e nelle controversie (spesso trabocchetti) \par della critica, apparir\'e0 evidente la mia premessa: essere venuta dal Carcano, e non alla Lombardia soltanto, la luce irradiatrice del maggior stromcuto tecnico della nostra pittura contemporanea; \par la luce, l'aria nel senso avvolgente dell'infinito prospettico e il preanuunzio meditato, consapevole del divisionismo ove il complemento si palesasse necessario alla conquista dell'intensit\'e0. \par Si osservi in proposito La partita a bigliardo e la relativa data: 1872. Ecco perch\'e8 non \'e8 iperbolico, n\'e8 improprio porre Filippo Carcano alla testa di partenza di una legione non chiusa \par pur anco, che, nella rincorsa e nella ascesa individuale si porter\'e0 talvolta fuori dello sguardo e del ricordo dell'alfiere, ma che a quell'alfiere logicamente, doverosamente si ricongiunge \par e per la storia e per la verit\'e0. La legione, nel nome di Giovanni Segatitivi potr\'e0 sembrare antitetica a Filippo Carcano, ma si tratta di un errore di intervallo, di uno stravolgimento \par del senso che io d\'f2 alle parole e alle cose. Se il senso loro sia compreso, la verit\'e0 \'e8 con Filippo Carcano. Bene lo seppero gli allievi dell'anima del maestro: allievi dell'anima dico, \par non del pennello: da colui che crebbe nella poesia libera e mite della propria inspirazione silvana, Eugenio Gignous, a quegli che lo sfolgorante spirito d'avventura port\'f2 a perdersi oltre l'Oceano, \par nella terra ancor vergine, Guido Boggiani; a l'ultimo, ed ora veramente unico, quasi figlio di adozione, Giuseppe Carozzi, gi\'e0 sulla soglia personale della gloria, sull'esempio di quegli onde \par attinse non il modo di esprimersi o la forma, ma il modo di interrogarsi senza mentire e senza tradirsi. Per questo gli allievi di Filippo Carcano, sono e anche pi\'f9 appaiono, talvolta, s\'ec lontani o \par immemori del maestro. Ma \'e8 un equivoco nostro. Essi tanto pi\'f9 l'onorano, in quanto si adergono nella loro propria virt\'f9 e parlano il loro proprio verbo intatto. Nessuna scuola mai fu pi\'f9 \par nobile di questa e pi\'f9 pura. \par \par GIOVANNI BORELLI \par \par 1 Marina (app. alla Galleria Nazionale di Roma). \par 2 La strada al bosco dei Gardanelli (app. all'On. Comm. A. Civelli, Senatore del Regno). \par 3 Ghiacciaio di Cambrenna (app. all' On. P. Baragiola, Deputato al Parlamento). \par 4 Pompei (app. al Comm. Francesco Rossi). \par 5 Interno del Duomo di Milano. \par 6 Le guglie del Duomo di Milano. \par 7 La piazzetta a Venezia (app. al Cav. Chierichetti). \par 8 Al mare. \par 9 a 20 Studi. \par \par }